Sono sempre stato convinto che il Brasile più forte in assoluto visto in campo sia stato quello dei mondiali del 1970.
Poi il Brasile ha vinto ancora ma mai come quel Brasile, mai con quell'alone di mito, di storia del calcio.
Gli unici brasiliani capaci di ricordare un po' i campioni del 1970 furono quelli del campionato mondiale del 1982, fantastici palleggiatori, individualità incredibili.
Come Socrates, Junior, Eder, Falcao e Zico.
Però quel Brasile si dimenticò che per vincere serve anche la difesa, non puoi sempre segnare tre o quattro gol nascondendo i tuoi limiti dietro e così il giorno che incontrarono l'attaccante più opportunista al mondo come Paolo Rossi, il Brasile nonostante una battaglia fino all'ultimo secondo capitolò.
La verità, almeno per me, è che i brasiliani pensarono di avere già vinto non solo con l'Italia ma il mondiale addirittura.
Sottovalutare l'avversario, mai farlo, mai.
Penso che quella delusione unita alla debolezza dell'uomo faccia parte del destino triste del Dottor Socrates.
Comunque Dottore nonostante siano passati quasi trenta anni, non ho mai dimenticato quel colpo di tacco che hai fatto a Verona liberando l'area su un calcio d'angolo e mi dispiace che tu non sia riuscito a far vedere anche qui da noi quanto fossi forte.
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