sabato 31 gennaio 2015

Verjeat è a Montpellier

Spesso durante la vita trovi qualcuno o vivi delle situazioni nelle quali qualcuno o qualcosa ti convince che una data cosa non si può avere, che quella tua richiesta non potrà mai e poi mai essere soddisfatta o semplicemente che tu da certe cose sei escluso e basta.
Eppure rimuginando sopra alle motivazioni di chi ti dice no e solo no capisci in realtà non ci sono ragioni vere perché tu non possa fare o dire o chiedere quello che ti viene semplicemente negato.
Poi ci sono volte in cui qualcuno dice delle stupidate immense ma magari è il tuo capo o un parente saggio o ancora una persona della quale tutti hanno timore o rispetto e allora nessuno ha il coraggio di dire che ha appena detto una sciocchezza.
Così le persone si fanno influenzare da opinioni sbagliate, chi sa tace per comodità  o tace  per paura.
Ci sono persone però che invece parlano e così vengono messe in disparte perché come osano dire certe cose, come osano mettere in dubbio le parole dette o le decisioni prese.
Poi un giorno quelli che ti hanno messo in disparte che ti hanno indicato come il ribelle fanno esattamente quello che tu avevi detto oppure diventa evidente la stupidità delle situazioni create.
Allora non hanno nemmeno il coraggio di guardarti in faccia, fanno finta di nulla ma sanno che ti stai godendo la tua rivincita.
Non lo diranno e ammetteranno mai di avere avuto torto ma bastano quei pochi attimi nei quali capiscono di essere un re nudo per ripagarti di tutte levolte che ti hanno detto no e di avere torto marcio.
In quei momenti quando so di avere ragione e gli altri abbassano lo sguardo per l'imbarazzo penso ad una battuta i un vecchio poliziesco anni 70 francese con Lino Ventura.
Una battuta detta alla fine del film che riassume tutta la storia, lo sbirro che aveva capito tutto ma che non può avere ragione per non gettare nello scandalo il politico di turno viene trasferito.
Però il destino tende una trappola a chi preferiva il silenzio e allora il re nudo chiede allo sbirro di risolvere tutto ma Lino Ventura (il suo personaggio si chiama Verjeat, non ricordo se commissario o ispettore, ormai trasferito nella città di Montpellier) si prende una piccola rivincita con una frase "Verjeat è a Montpellier" ed esce di scena lasciando nei guai chi lo aveva sbugiardato.
A volte è capitato anche a me di avere brevi rivincite ma il più delle volte sono stato tra chi ha preferito stare zitto, soprattutto per paura.
Inutile fingere di essere un personaggio di un film o meglio una persona diversa da quella che si è.
Buon fine settimana