sabato 7 dicembre 2019

Primo gennaio 2010. Trentuno dicembre 2019

Sapevo che il decennio che si chiuderà tra poche settimane sarebbe stato difficile, pensavo di riuscire a gestire meglio tutto. Non è stato così.
Per un lungo periodo tutto è stato difficile, molto difficile.
Tornare a vivere dopo la tempesta che è stata la malattia di mamma, fare i conti con una testa che non riuscivo a controllare.
Per alcuni anni sono scivolato verso un baratro che prima o poi mi avrebbe ucciso.
Fino a quando ho avuto coraggio di gridare aiuto e allora tutto è diventato finalmente razionale, non più semplice ma la luce nel tunnel ho iniziato a vederla.
Grazie agli amici di sempre che sono venuti a aiutarmi quando sarebbe stato più comodo lasciare perdere.
Grazie ai miei zii, l'ultimo pezzo di famiglia che mi rimane.
Grazie a chi ha saputo darmi una possibilità sul lavoro cambiando le mie prospettive nonostante cinquanta anni suonati.
Ai miei colleghi vecchi che mi hanno sopportato e a quelli nuovi tanto più giovani di me ma che mi hanno accolto e dato fiducia.
Sopportarmi nonostante le promesse non mantenute, nonostante tutto.
E se queste persone non ci fossero state?
Preferisco non pensarci, preferisco pensare al fatto che forse anche io qualche cosa di positivo ho fatto per meritare la loro amicizia, la loro vicinanza.
E adesso come saranno i prossimi dieci anni?
Facciamo così, iniziamo dal nuovo anno, con qualche certezza e con dieci anni di esperienza in più.
Partiamo così, sapendo che i problemi non sono finiti con la consapevolezza però che per quanto difficile una soluzione esiste sempre.
Cercando di evitare le persone mediocri e egoiste che nella continua ricerca di alimentare il proprio ego feriscono chi le circonda, in ogni campo.
Cercando di non deludere chi mi vuole bene, accettando i propri limiti e le cose che non si possono cambiare.