lunedì 12 ottobre 2015

Una cosa cattiva che mi disse mamma

Mi mancano moltissimo i miei genitori, mi mancano i loro pregi e anche i loro difetti, non credo di dire nulla di male anzi è meglio essere sinceri.
A volte certe cose dure dette da loro nascevano dal non capirci, da momenti di rabbia, dal fatto di vivere in tempi differenti, alcune le ho meritate altre sono state gratuite.
Mamma una volta mi disse che una ragazza che mi aveva appena lasciato aveva fatto bene visto il carattere che mi ritrovo.
Una cosa che i genitori dovrebbero capire, al di là di chi ha ragione o torto in una discussione aspra tra genitore e figlio, è che puoi dire tante cose per affermare la tua posizione di genitore ma non toccare l'amore, perché l'amore che finisce è già una discreta punizione durante la vita, è già sufficente per farti stare male, era stata una storia breve ma si era interrotta così presto, di punto in bianco e mi sentivo sconfitto come se tutta la mia vita fosse un fallimento.
Non essere stato capace di far capire a quella ragazza come fosse la mia vita, chi fossero i miei amici, le cose che amavo fu un colpo allo stomaco e nonostante siano passati un bel po' di anni, se ci ripenso, ancora un po' provo quella delusione.
E visto che già ero giù di morale arrivò mamma col suo carico da undici, per dirmi una cosa del genere probabilmente dovevo averla combinata grossa ma io mica mi ricordo perché l'avessi fatta arrabbiare.
Il problema di mamma è che morto papà lei mi aveva messo al suo posto e quindi quando prima si beccava lui le sue arrabbiature me le beccavo io.
Accumulava accumulava eppoi esplodeva, fondamentalmente mamma pensava che a me di lei non importasse nulla e che se fosse stata male io mi sarei defilato lasciando ad altri il problema.
È il mio grande difetto, sembra sempre che a me le cose non importino invece io le cose le prendo seriamente ma è per non farmi schiacciare dalla loro importanza che le tratto con ironia che sembra menefreghismo ma non lo è, a volte è paura di non essere all'altezza della situazione, di deludere e per sopportare tutto questo faccio una battuta.
Probabilmente a mamma qualche battuta non piacque affatto, averne ancora genitori con i quali litigare.
Buona settimana.

venerdì 9 ottobre 2015

Sarei solo felice

Sai a volte sono andato a lavorare un'ora dopo per venirti a salutare, a volte senza motivo sono passato da te anche solo per vederti un momento.
Tu invece per me una cosa così non l'hai mai fatta, perché hai sempre mille cose da fare, perché una volta c'è una cosa e la volta dopo un'altra.
Perché bisogna programmare tutto altrimenti chissà che scombussolamento, chissà che caos.
Eppoi se ti presentassi fuori dal mio ufficio chissà cosa penserebbe la gente visto che non stiamo insieme e mica puoi permetterti che io mi metta nella testa che ti vuoi mettere con me.
Chissà, chissà e ancora chissà... 
Comunque se mai un giorno decidessi di farti trovare a sorpresa fuori dal mio ufficio ecco io... ecco io sarei solo felice.
Buon fine settimana.

venerdì 2 ottobre 2015

A volte mi chiedo...

A volte mi chiedo: "e se diventassi di colpo ricchissimo?" 
Insomma vincere il superenalotto e così nel giro di un minuto capire di potersi permettere tutto senza più dovere fare i conti per sbarcare il lunario, senza più doversi alzare per andare al lavoro.
Tanti dicono che morirerebbero dall'emozione, altri che impazzirebbero a me invece, pur desiderando una vincità plurimilionaria, la cosa farebbe paura.
Non di morire o impazzire dall'emozione ma di non sapere come sfruttare tutto il tempo a disposizione che la ricchezza insperata porterebbe.
Anni a desiderare di poter passare il tempo come si vuole e poi non saperlo sfruttare.
È questo che mi fa paura, paura di sentirmi in colpa per una giornata sprecata facendo cose banali.
Poi però che male ci sarebbe a sedersi sul divano, leggere un libro mentre il mondo fuori corre e stasersene a fare niente?
Non ci sarebbe niente di male, la cosa più importante sarebbe quella di non perdere il contatto con la realtà, rimanere come si è e ogni tanto fare quelle cose che di solito non si possono fare, così per il gusto di provare e poi tornare a casa come sempre senza obbligo di orari. 
Magari in una casa con un grande terrazzo dove fare cene interminabili con gli amici.
Magari per avere tempo e prendere quella laurea buttata via così senza sapere veramente il perché.
Magari per poter vedere una città che ami con calma o scoprirne una mai vista senza fretta.
Magari per andare a trovare gli amici lontani, quelli che quando li pensi ti accorgi che son passati anni dall'ultima volta che li hai visti.
Magari ci riesco senza vincere la lotteria.