mercoledì 24 dicembre 2014

Buon Natale

Un post che si intitola "Buon Natale" ha una altissima probabilità di concludersi con degli auguri, prima però voglio fare degli auguri personalizzati.
Innanzitutto auguri a Riccardo, Massimiliano, Andrea e Gabriele, in realtà sarebbero di più quindi non sentitevi offesi se non leggete i vostri nomi.
Hanno molta pazienza con me e dire che gli devo molto è poco anzi nulla.
Auguri a Elena e Pier, sarete dei grandi genitori e il vostro bambino avrà tante zie e tanti zii che nemmeno ve lo immaginate.
Poi faccio un augurio a me, quello di imparare a contare fino dieci prima di parlare, di dimenticare il passato remoto e prossimo e le mediocri figure che lo hanno popolato a vario titolo perché il futuro a volte si affronta sull'esperienza di ieri ma anche sul saperlo cancellare una volta per tutte.
Auguri a voi che ogni tanto mi leggete e come sempre chi si ferma qui è il benvenuto.
Buon Natale
Gianni


domenica 14 dicembre 2014

Ci sarà tutta una vita per non credere a Babbo Natale

In fondo che male fa credere per qualche anno a Babbo Natale, che male potrà mai fare credere che qualcuno voli nel cielo di tutto tutto il mondo, si fermi ovunque a lasciare regali ai bambini, che male potrà mai fare?
Pensate che un giorno i vostri figli vi punteranno il dito contro accusandovi di essere dei bugiardi e di avere rovinato loro la vita?
No, ci sarà tutta una vita per imparare che Babbo Natale non esiste.
Sarà quando studierete e studierete più di quanto non abbiate mai fatto e il voto che prenderete sarà più basso di quanto meritavate.
Sarà quando al lavoro vi scriveranno una mail nella quale scoprirerete che entro quindici giorni perderete il lavoro. (Fanno così a volte, ci sono passato).
Sarà quando vostro padre vi dirà ci penso io e invece non ci penserà per niente e se gli direte qualcosa vi risponderà "non so che dirti".
Sarà quando dovrete decidere qualcosa di così tremendo e la decisione vi perseguiterà per sempre.
Sarà quando le persone in generale vi deluderanno o voi capirete di avere deluso.
Ogni giorno la vita ci dice che Babbo Natale non esiste, ogni giorno senza pietà.
Eppure accompagneremo i nostri bambini a vedere gli alberi di Natale e a fare una foto con un signore vestito di rosso, probabilmente assunto da una agenzia di lavoro temporaneo per quindici giorni, perché è giusto così, perché ne abbiamo bisogno anche noi perché noi sappiamo già come finirà questa favola e ci sarà tutta una vita per non credere a Babbo Natale.

domenica 9 novembre 2014

Un post volgare dedicato ai pubblicitari

Sto per scrivere volgarità quindi siete avvertiti.
Cari pubblicitari, comprendo che tutto si fa o si inventa per mettere sulla bocca di tutti un prodotto e venderlo.
Però iniziare uno spot con una domanda come "Perché l'auto xy è auto dell'anno?" Vorrei dirvi che in me provoca una sola risposta "Che cazzo ne so".
Se ci chiedete cosa fa la famosa atleta quando non la la famosa atleta io ho un solo, maschilista e volgare pensiero "Scopa!".
Probabilmente era questo che volevate ottenere però ci tenevo a precisarlo.
Perché ho scritto questo post?
Vabbè ciao e buon proseguimento

sabato 8 novembre 2014

Degna o non degna? Giusto o sbagliato?

Credo in Dio ma non sono praticante, non faccio proselitismo, tengo per me la mia "fede".
Non ho studiato filosofia, non conosco il pensiero sulla vita, sulla morte, su cosa l'uomo definisce vita o una vita che vale la pena essere vissuta.
Quella che leggerete è la mia personale esperienza sul vedere morire una persona cara, sapendo che non ci sono speranze, sapendo che nulla si può fare se non il sedersi accanto al letto e farle compagnia mentre si aspetta che il destino faccia il proprio corso.
In quei mesi di sofferenza mi sono convinto che il dolore che si incontra è talmente fuori dall'ordinario e qualsiasi decisione merita rispetto e non esiste una decisione giusta o sbagliata.
Certo tutti possono pontificare e difendere le proprie posizioni ma vivere una morte lenta e prolungata ti porta avalutare l'idea di "farla finita prima".
Molte volte ho pensato di dire ai medici di staccare tutto e di finirla perché non sopportavo più di vedere mamma morire così, perché non vederla piú come era diventava ogni giorno di più insopportabile.
Non l'ho fatto perché lei voleva vivere fino all'ultimo secondo possibile, mi chiese solo però di non farla soffrire e so che in questo non sono stato all'altezza, perché nonostante tutta la terapia del dolore possibile il male trova sempre una strada per affliggere il fisico.
E se mi avesse detto invece di voler morire per evitare sofferenze, fisiche e psichiche, perché non poter essere più la stessa persona sarebbe stato  insopportabile?
E pensando questo ho capito che non esiste, almeno per me, una cosa degna o non degna da fare, giusta o sbagliata.
Esistono le persone, quello che credono, la loro sensibilità a situazioni estreme e terribili come sapere che la vita finira prima perché non esiste una cura.
Esistono le persone che non vogliono vedersi incapaci di vivere la vita che vivevano e vogliono decidere il proprio destino, quelle che vogliono vivere fino a quando potranno perché la vita é vita nonostante tutto.
È una scelta personale che esula da religioni, filosofie e non c'è qualcosa di degno o indegno, giusto o sbagliato.
Ci siamo noi uomini con le nostre debolezze, le nostre vite, le nostre idee e mostri impossibili da combattere che ti portano a pensare ogni cosa pur di uscire da una lotta che non si può vincere.
Buon fine settimana

venerdì 26 settembre 2014

Quando sono finiti gli anni 80?

Ogni tanto me lo chiedo "quando sono finiti gli anni 80?"
Se considero la questione da un punto di vista squisitamente musicale i miei anni 80 musicali sono finiti quando DJ Television mandò in onda "Pump up the volume" dei Marss o come cavolo si scrive.
Ragionando così dovrei trovare un evento che rappresenti la fine di quel decennio in ogni campo, dalla politica allo sport, passando per la cronaca nera o anche il semplice pettegolezzo.
Poi l'ultima domenica d'estate mi suggerisce una risposta, basta un film "Ritorno al futuro" Michael J Fox è lì nel suo ruolo più celebre, con tutta una carriera davanti e mi ritorna in mente il giorno in cui ho saputo della sua malattia, è stato come ritrovarsi col sedere per terra.
Com'era possibile che il Marty di quel film fosse un uomo come tutti gli altri, come potevo essere stato così ingenuo?
Eppure era stato così, avevo scambiato una menzogna per la realtà, solo un povero ingenuo poteva cascarci e quel povero ingenuo ero io.
Gli anni 80 sono finiti così per me, aprendo gli occhi dopo un bel sogno.
Ogni tanto ci ricasco ancora, basta un film o una canzone poi però cambio canale o spengo la radio, chissà come sarebbe stato tutto se ci fossi riuscito allora.

sabato 24 maggio 2014

Under pressure

C'è questo spot di un'auto che ha come colonna sonora "Under pressure" dei Queen, lo spot è piacevole, fatto bene e la canzone sembra pure un motivo allegro.
In realtà non è così.
"Under Pressure" è una canzone che parla di disperazione, di dolore e solitudine.
Parla di come la vita da un momento all'altro ti può gettare senza niente in mezzo ad una strada, di come le famiglie sotto la pressione delle difficoltà si disgregano e di come le persone vicine si allontanino da te quando tutto inizia ad andare male.
Poi Freddy Mercury urla nel microfono una domanda "Perché non diamo all'amore una possibilità?" e David Bowie risponde "Perché l'amore è una parola fuori moda e ti sfida a prenderti cura di chi è sull'orlo del baratro e di come prendersi cura di noi stessi".
Questa è l'ultima danza, questi siamo noi, sotto pressione.
Non uno spot per convincerti a comperare un'auto.





domenica 26 gennaio 2014

Soli

Stella, stelle, sole e soli.
Ci chiamano così e grazie alla nostra gravità le polveri dell'universo si aggregano e danno vita a pianeti.
La nostra luce aiuta la vita, a volte semplici microrganismi che rimangono tali per l'eternità, altre volte si sviluppano e nei millenni nascono civiltà.
Le vediamo prosperare ed esplorare galassie, così come le vediamo distruggersi a vicenda o autodistruggersi nella  ricerca di progresso e potere.
Anche noi moriamo... diventendo il contrario di quello che eravamo, bui magneti spaziali che tutto attraggono, persino la luce ed il tempo.
Rimane in noi una grande tristezza, essere troppo caldi per poter far avvicinare gli esseri che grazie al nostro calore nascono e crescono.
A noi sono riservate solo visite di fredde macchine destinate a raccogliere dati.
Stella, stelle, sole e soli.
Nei nostri nomi è scritto il destino riservatoci, essere soli.