venerdì 15 ottobre 2021

Fatica, gloria, gambe e ruote

Sonny Colbrellisi si getta a terra stremato, piove, fa freddo e ed è ricoperto di fango. 
Piange ed esulta, alza la sua bicicletta al cielo in segno di vittoria. 
Conciati come lui sono anche i restanti novantaquattro corridori arrivati al traguardo della Roubaix 2021. 
La Roubaix dovrebbe svolgersi in primavera, dovrebbe se non fosse capitata una sciagura come la pandemia. 
Non ci sarà più una Roubaix in ottobre,  una eccezione che restituisce la dimensione più autentica del ciclismo: fatica e gloria.
Fatica e gloria, perché non ha vinto solamente Colbrelli, ha vinto ogni singolo corridore arrivato al traguardo.
Gambe e ruote nelle pozzanghere, sul pavé e nel fango, tra ali di tifosi.
Gambe e ruote, fatica e gloria.
Il ciclismo ha resistito agli scandali, alle dicerie ignoranti, alle offese gratuite e anche alle tragedie.
Ha resistito a tutto, fino a domenica 3 ottobre 2021 e ha sprintato verso il futuro grazie a  uno scenario di altri tempi.
Con l'unico modo di affascinare, con l'unica maniera  di farsi amare, con quei fondamentali e imprescindibili elementi: fatica, gloria, gambe e ruote.