Il giorno in cui Andy Fletcher smise di suonare il mondo non se la passava benissimo.
Da una parte una guerra che non si riusciva a capire se fosse il preludio a una guerra ancora più grande oppure a qualcosa che sarebbe rimasto lì, senza vinti o vincitori.
La pandemia non era finita ma si iniziava a fingere che non ci fosse.
Non è che senza questi due eventi le cose fossero migliori però il 2019 era diventato improvvisamente un anno indimenticabile, un anno che avremmo voluto rivivere all'infinito.
Comunque quando il 26 maggio 2022 Andy Fletcher smise di suonare pensai la stessa cosa che penso sempre quando qualcuno smette di suonare o cantare: non è possibile, chi canta e suona non può smettere così, no, non può.
Eppure era così e adesso chi avrebbe tenuto insieme Dave Gahan e Martin Gore? Chi avrebbe composto al pianoforte le prime note delle canzoni del prossimo album?
E poi avrebbero senso i Depeche Mode ora aenza Fletch? Così come hanno ancora senso i Queen senza Freddie Mercury? Hanno ancora senso i concerti dei Simple Minds oggi e quelli degli Human League o degli OMD.
Ha ancora senso vedere gli Who interrompere i concerti perché Roger Daltrey non ha più voce e dei Rolling Stones che mi dite?
Non lo so, è una di quelle cose in cui non c'è torto o ragione, esiste un messaggio in una canzone dei Kraftwerk inequivocanbile: music non stop, la musica non si ferma e non si fermerà ora che Andrew Fletcher non suona più, così come quando lo faranno altri.
Andrew Fletcher 1961 - 2022