giovedì 16 agosto 2012

This means a lot to me. Oh, Vienna.

C'è che tra tanti gruppi che ti potevano piacere te ne piace uno che non è proprio il più amato, gli Ultravox.
Così ti becchi parole, brutte parole, sui tuoi gusti musicali da chi ama gli anni 80 più commerciali, da quelli che amano i grandi classici e dagli appassionati della new wave anni 80 più sofisticata.
Inutile discutere, inutile spiegare quando il gusto non è proprio quello maggioritario non è che ti dicono è la tua opinione e la rispetto, no.
Lasciamo perdere, meglio.
Meglio far finta di nulla, sorridere alle critiche, far finta che gli altri abbiano ragione e continuare ad ascoltare quello che vuoi come dicevo, inutile disuctere, inutile spiegare.
Poi un giorno guardi un telefilm ambientato negli anni 80 e la colonna sonora la riconosci all'istante "Vienna" degli Ultravox e addirittura la scena che mostrano è un tributo al video di quella canzone.
Questo però lo sai tu, solo tu, che non capisci nulla di musica e pensi di essere un pesce fuor d'acqua ed invece esistono autori di una serie televisiva che avrebbero potuto omaggiare mille altre canzoni e invece hanno scelto una delle canzoni più importanti degli Ultravox.
Così mentre Midge Ure canta "This means nothing to me. Oh, Vienna." pensi sorridendo "No, this means a lot to me. Oh Vienna"

2 commenti:

  1. Ti capisco.
    anch'io negli anni'80 non seguivo le mode musicali.
    Solo il mio cattivo maestro cercava di ampliare i miei orizzonti musicali.
    Tra le cose proposte, appunto, gli Ultravox....

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  2. Fui molto influenzato dalla trasmissione "Mr Fantasy" di Carlo Massarini. Gli Ultravox allora facevano dei videoclip molto suggestivi

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