martedì 12 novembre 2013

La ricostruzione del Mocambo



Da tempo volevo scrivere questo post ma avrei potuto farlo solo il giorno in cui sarei riuscito ad uscire da un tunnel buio e difficile, fatto di depressione e mancanza di speranza.
Quando non ti piaci, non ti piace più il lavoro, quando pensi di non poter essere interessante per nessuno, allora persino le cose più elementari passano in secondo piano.
Così inizi ad accumulare sporcizia in casa, a non cucinare più, a dire “devo pulire, lo so ma fa lo stesso”.
Giorno dopo giorno, settimana dopo settimana le cose si accumulano e ti ritrovi un muro di robe sparse ovunque e non riesci più a venirne fuori.
Incolpi il resto del mondo di tutto ma il problema sei tu e ti ostini a cancellare questa verità perché è la soluzione più semplice ma più falsa.
Però per fortuna esistono gli amici, e così ho ho avuto coraggio di dire, dopo troppo tempo, “non ce la faccio più, aiutatemi”.
Adesso casa è di nuovo pulita, sono tornato a cucinare, ad aprire le finestre senza dovermi vergognare, a vedere le cose con “speranza”.
Così rinasce, usando le parole di Paolo Conte, il mio “Mocambo”, la mia vita, non senza problemi ma diversa, come ho scritto avendo “speranza”.
Buon resto di settimana.

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