Qualche giorno fa ho visto, tramite Facebook, un concerto dei Cure.
Ho apprezzato il loro iniziare a suonare e non smettere mai, tranne la pausa classica per i bis, fino in fondo.
Poche parole tra una canzone e l'altra, solo la musica protagonista.
A volte su Youtube cerco brani dal vivo e noto la predisposizione di alcuni artisti (Bono degli U2 su tutti) alla predica prima del brano.
La mia non è una critica agli impegni sociali e umanitari anzi ben vengano però quel momento in cui il cantante si rivolge a tutti con tono paternalistico, come se conoscesse tutti e parte la predica... ecco io non lo reggo.
A volte guardo i volti degli altri componenti del gruppo, in attesa che il frontman termini di parlare; e scorgo in alcuni l'espressione facciale "la dobbiamo proprio fare a ogni concerto questa pagliacciata?"
Poi finalmente parte la musica e va bene così però... insomma le prediche lasciamole alle interviste.
Ciao Bono, ti voglio bene.
sabato 31 agosto 2019
martedì 27 agosto 2019
Alla fine delle vacanze
In fondo alla fine di una vacanza ci si prepara, più o meno consapevolmente, sin dal primo giorno in cui iniziano le ferie.
Tanti o pochi che siano i giorni di ferie, lo sai che la mattina nella quale la sveglia tornarà a suonare arriverà molto più in fretta di quanto credi.
Sempre stato così e sempre così sarà.
Di una vacanza cosa rimane?
Rimane il tempo vissuto in maniera differente, lontano dalla fretta degli orari dei mezzi pubblici, dei cartellini da timbrare e delle scadenze lavorative da rispettare.
Una parentesi dedicata a noi soltanto che possiamo vivere, nei limiti del possibile, come vogliamo.
Di tante vacanze fatte, diventate ora lontani ricordi, alcune mi sembra di averle solo sognate, così belle da vivere e così difficili da raccontare per le emozioni che hanno lasciato.
Le vacanze, i viaggi, anche i momenti di ozio appartengono solo a chi li vive, scriverne è solo un tentativo di condividere qualcosa di intimo ma che proprio per il fatto di essere intimo non potrà mai essere condiviso in pieno e anzi per qualcuno non significherà niente.
Quella domanda "dove sei stato in ferie?" alla quale rispondiamo con nomi di località, città, nazioni vorrebbe una sola risposta "sono stato via, altrove".
Altrove da me, dagli altri, da tutto.
E questo è tutto quello che ho da dire oggi, alla fine delle vacanze.
Tanti o pochi che siano i giorni di ferie, lo sai che la mattina nella quale la sveglia tornarà a suonare arriverà molto più in fretta di quanto credi.
Sempre stato così e sempre così sarà.
Di una vacanza cosa rimane?
Rimane il tempo vissuto in maniera differente, lontano dalla fretta degli orari dei mezzi pubblici, dei cartellini da timbrare e delle scadenze lavorative da rispettare.
Una parentesi dedicata a noi soltanto che possiamo vivere, nei limiti del possibile, come vogliamo.
Di tante vacanze fatte, diventate ora lontani ricordi, alcune mi sembra di averle solo sognate, così belle da vivere e così difficili da raccontare per le emozioni che hanno lasciato.
Le vacanze, i viaggi, anche i momenti di ozio appartengono solo a chi li vive, scriverne è solo un tentativo di condividere qualcosa di intimo ma che proprio per il fatto di essere intimo non potrà mai essere condiviso in pieno e anzi per qualcuno non significherà niente.
Quella domanda "dove sei stato in ferie?" alla quale rispondiamo con nomi di località, città, nazioni vorrebbe una sola risposta "sono stato via, altrove".
Altrove da me, dagli altri, da tutto.
E questo è tutto quello che ho da dire oggi, alla fine delle vacanze.
venerdì 16 agosto 2019
C'è un luogo immaginario nel quale il tempo dello sport si è fermato
C'è un luogo immaginario nel quale il tempo dello sport si è fermato.
Un luogo nel quale Enzo Bearzot non ha mai smesso di essere ct della nazionale di calcio, nel quale Mario Cotelli è sempre sulla neve con la sua valanga azzurra, Sandro Gamba disegna ancora schemi per Meneghin e compagni.
Sara Simeoni è ancora la primatista del mondo di salto in alto e il 19.72 di Mennea è un traguardo al quale qualcuno si avvicina ma rimane invalicabile mentre il rombo della moto di Giacomo Agostini rimpie i circuiti.
C'è un luogo immaginario nel quale il tempo dello sport si è fermato, un luogo nel quale Adriano De Zan aspetta di intervistare Felice Gimondi.
Un luogo nel quale Enzo Bearzot non ha mai smesso di essere ct della nazionale di calcio, nel quale Mario Cotelli è sempre sulla neve con la sua valanga azzurra, Sandro Gamba disegna ancora schemi per Meneghin e compagni.
Sara Simeoni è ancora la primatista del mondo di salto in alto e il 19.72 di Mennea è un traguardo al quale qualcuno si avvicina ma rimane invalicabile mentre il rombo della moto di Giacomo Agostini rimpie i circuiti.
C'è un luogo immaginario nel quale il tempo dello sport si è fermato, un luogo nel quale Adriano De Zan aspetta di intervistare Felice Gimondi.
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