sabato 2 maggio 2020

Un bacio clandestino

Non parcheggiavano mai nel parcheggio riservato ai clienti,
Indossavano la mascherina, i guanti e preso il carrello si mettevano in fila.
Fingevano di non conoscersi, solo i più attenti avrebbero potuto capire il loro gioco di sguardi ma tutti erano troppo attenti al proprio turno di entrata.
Poi, pagato e usciti, entravano in quel lungo corridoio con una rientranza più o meno a metà della lunghezza del corridio, grande abbastanza per uscire dalla vista di tutti.
Solo un ciao e un sorriso e poi tolta la mascherina un lungo bacio.
Era il solo momento che potevano avere, avevano deciso di correre quel pericolo ma a volte i sentimenti, il desiderio e il corpo obbediscono a qualcosa che non è scritto e che è difficile o almeno per loro era difficile impedire.
Poi a turno uscivano, fingendo indifferenza e salendo in fretta in auto, guidando ancora più in fretta verso casa.
Arrivati una domanda li avrebbe attesi, una sola domanda da parte dei propri compagni:
"Ci hai messo tanto, c'era gente?"
Come sempre sarebbe bastato rispondere: "Sì, lo sai com'è di questi tempi".

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