martedì 10 settembre 2024

Se un giorno la malinconia ti verrà a trovare

Bisogna farsene una ragione, a sorpresa, un giorno la malinconia verrà a trovarti.

Non ti preoccupare non è un manuale per affrontare quel giorno, si reagisce a modo proprio, può essere un breve momento, può durare di più.

Un giorno avrai nostalgia di quella persona in particolare, avrai nostalgia di giorni passati, anche recenti che sai non torneranno.

Potrai immaginare le situazioni vissute, sentire le voci e anche provare le stesse emozioni ma poi tutto svanirà come nell'invenzione di Morel.

Un giorno arriveranno nostalgia e malinconia, ti porteranno quella domanda senza risposta: cosa sarebbe successo se?

Una cosa te la consiglio, se un giorno la malinconia verrà a trovarti ascoltala, lasciala fare ma ricorda che qualcosa che è successo potrà accadere ancora.

Saranno altri visi, occhi e voci

Se un giorno la malinconia dovesse bussare, ricordalo.


martedì 9 gennaio 2024

Il campionato mondiale di calcio del 1974

 In un certo senso, almeno per me, il campionato del mondo del 1974 è stato il primo mondiale dell'era moderna.

I miei ricordi calcistici iniziano lì, con il ricordo del gol della bandiera dell'Italia contro la Polonia, sorpresa del torneo, segnato da Fabio Capello.

Archiviata la Coppa Rimet con la vittoria del Brasile nel 1970 sull'Italia, il trofeo diventa la Coppa del Mondo, disegnata e realizzata nel nostro paese.

Fino a quel mondiale c'era un solo giocatore definibile idolo mondiale: Pelè.

Dal 1974 inizia a esistere una categoria di giocatori che superano il tifo delle maglie della squadra del cuore o della nazionale.

Gerd Muller, Paul Breitner e Franz Beckenbauer diventarono giocatori che tutti avrebbero voluto avere nella propria squadra.
Così come lo diventarono giocatori come Neskeens, Rensebrink, Rep e su tutti Cruijff. 

Il 1974 è anche il mondiale del derby tra Germania Est e Germania Ovest vinto dai primi con un gol di Sparwasser, una DDR che viveva in quel periodo un momento di gloria iniziato con la medaglia di bronzo alle Olimpiadi tedesche del 1972.

il 1974 è anche il mondiale del gioco totale olandese dell'allenatore Rinus Michels, così rivoluzionario da cambiare il gioco di molte squadre negli anni a venire.

Alla fine il mondiale lo vinse la Germania Ovest, l'Olanda (lo so che si dice Paesi Bassi ma facciamo Olanda dai) come spesso capiterà anche in futuro non riuscirà ad affermarsi nonostante il gioco.

Sul podio la Polonia di Deyna (uno su tutti) e quarto il Brasile, forte ma lontano parente della squadra del 1970.

L'Italia fu eliminata al primo turno ma da lì nacque la squadra che sarebbe arrivata quarta ai mondiali del 1978 e poi vincitrice nel 1982.

Molta storia del calcio mondiale è iniziata in quel mondiale, per alcuni fu l'inizio, per altri l'affermazione.

Quasi cinquanta anni fa, il 7 luglio del 1974, Franz Beckenbauer alzò la prima coppa del mondo.
Sarebbe stato bello se lo avesse potuto festeggiare.







martedì 12 settembre 2023

La mia sulle scelte di Sinner, lo sport di oggi e di ieri

 Sono nato e cresciuto in un mondo nel quale Nicola Pietrangeli, Enzo Bearzot, Sandro Gamba, Mario Cotelli e Alfredo Martini erano i carismatici commissari tecnici delle nazionali dello sport di riferimento. 

Nessuno diceva no alla nazionale.

Ebbene vi devo dire una cosa: quel mondo non esiste più. Purtroppo o per fortuna non lo so, comunque non c'è più.

Per esempio Sinner è criticato per avere la residenza a Montecarlo e non pagare le tasse in Italia e poi per avere, in questi giorni, rinunciato alla convocazione in nazionale per la Coppa Davis.

Anche  a me, nel mio mondo ideale, vorrei che Sinner fosse il ragazzo per bene della porta accanto, simbolo dello suo sport e che paga le tasse in Italia. 

Sinner però non è questo, è un ottimo giocatore di tennis con i suoi pregi e difetti ed è un professionista, cioè fa del suo sport la sua professione.
Brutalmente è un conto profitti e perdite che gioca a tennis, e deve produrre utili e se il suo staff ha deciso che gli utili arrivano dalla scelta del regime fiscale più favorevole dal giocare tornei che pagano premi più interessanti della Coppa Davis, giocherà il torneo più remunerativo.

Questo non vuol dire che io sia d'accordo con questo situazione ma ben sei giocatori nella top ten maschile di tennis hanno la residenza a Montecarlo e chissà quanti altri sportivi.

Lo sport è meno romantico, non mi fa piacere, ma occorre ragionare così ormai.


lunedì 11 settembre 2023

Il nesso tra la pazienza e i commissari tecnici della nazionale di calcio maschile

Ci sono due posti di lavoro che hanno la stessa importanza in Italia: la presidenza del consiglio dei ministri e il commissario tecnico della nazionale maschile di calcio italiana. 

(As usual: sono ironico, sto scherzando)

Il primo ruolo esce da un processo complicato: crisi di governo, scioglimento delle camere, elezioni, consultazioni e poi il presidente della repubblica chiama a ricoprire la mansione il nome indicato durate le consultazioni. 

L'iter per il ruolo di c.t. è più snello: risultati deludenti, crocefissione in sala mensa, presidente della federcalcio ringrazia per il lavoro svolto e nomina quello che gli sembra il più meglio (lo so che non si scrive o si dice, lo so) allenatore disponibile o che rappresenta il miglior rapporto qualità prezzo.
Nessuna elezione popolare.

Rimane la possibilità sui social, nei podcast, sui blog, nei bar e nelle chiacchiere tra amici di dire la propria sfoderando conoscenze che nemmeno Vittorio Pozzo aveva.

Questo post potrebbe non sfuggire a questa logica, tuttavia sabato al posto di vedere Macedonia del Nord - Italia sono andato altrove.
Perché? C'è tutto l'autunno, l'inverno, la primavera e uno scorcio di estate per parlare di calcio.

Tifosi che amate, odiate o siete tiepidi con la Nazionale maschile di calcio, prima di lapidare Spalletti dopo una partita, vi lascio con i dati su due esordi sulla panchina azzurra.

Enzo Beazot divenne c.t. unico dell'Italia dopo aver fallito in coabitazione con Fulvio Bernardini, la qualificazione agli Europei del 1976.
Esordì nel 1977 con una sconfitta contro la Germania Ovest in amichevole per 2-1.

Marcello Lippi esordì contro L'Islanda nel 2004 perdendo 2-0.

Entrambi hanno vinto come c.t. il campionato del mondo.

Altri hanno raggiunto la finale, ora non so Luciano Spalletti quali risultati raggiungerà però aspettiamo perché a volte la pazienza premia.

Buona settimana

lunedì 4 settembre 2023

La terza giornata del campionato di serie A - Luciano Spalletti e la Nazionale

La quarta giornata di serie A

Il derby di Milano, dopo la pausa dedicata alla nazionale, sarà la prima grande partita importante di questo campionato di calcio.
Non poteva esserci derby di Milano migliore.

Dietro, la Juventus vince, risorge la Lazio a Napoli e il Napoli deve fare conti col fatto di essere una squadra forte, non come l'anno scorso ma è ancora presto per tutto.
Tra poco inizieranno le coppe e allora vedremo quanto una Juventus libera dagli impegni europei saprà capitalizzare questo "bonus".

Il Lecce si prende, dopo tre giornate, il premio di squadra rivelazione del campionato.

Scamacca non viene convocato in nazionale ma segna due gol che accendono i sogni dei tifosi atalantini e di quelli della nazionale.
Il primo gol di testa mi ha fatto ricordare un ex numero 11 juventino: Roberto Bettega. Chissà.

Luciano Spalletti e la Nazionale

Spalletti dirama le prime convocazioni e fa scelte "conservative", speravo convocasse Colpani del Monza e Ranieri della Fiorentina ma c'è tutto un campionato davanti, quindi per loro dovrebbe essere solo questione di tempo.

Della conferenza stampa di Spalletti mi è piaciuta questa frase: "Forse non sarò il migliore allenatore possibile per la nazionale, ma sarò il miglior Spalletti possibile".

Mi sembra un buon inizio.






martedì 29 agosto 2023

La seconda giornata della Seria A maschile di calcio ma anche del smetterla con i numeri

Riusciranno Inter, Milan e Napoli a tenere il passo del Verona? 

Juventus, Roma, Lazio, Atalanta e Fioentina colmeranno il distacco con gli scaligeri?

Sì. 

Credevate facessi sul serio?

La seconda giornata del campionato maschile di serie A

In Italia esistono alcuni temi che vengono ripetuti dai media a intervalli regolari:

  • Il rischio di un autunno caldo
  • La monarchia britannica in declino
  • I VIP e gli esami di maturità
  • I giovani visti come angeli del fango quando si verificano alluvioni
  • I torti arbitrali subiti da chi gioca contro la Juventus
L'ultimo punto speravo non si dovesse più sentire grazie al VAR, non è così. Mi fermo qui.

Smetterla con i numeri

Alla fine del primo tempo di Hella Verona - AS Roma, la squadra capitolina aveva un possesso palla del 76%, il triplo dei passaggi del Verona, non so quanti tiri in porta effettuati, numerosi corner a favore.
Quindi basandomi su questi dati la Roma avrebbe dovuto essere in vantaggio per almento 3 a 0.

In realtà era l'Hellas Verona a essere in vantaggio per due gol a zero.

Perciò torniamo a guardare le partite, basta con i numeri, basta con dati sì significativi ma non applicabili sempre e comunque.
Dati fatti solo per riempire di parole il quarto d'ora d'intervallo tra un tempo e l'altro e il relativo dopo partita.

Mi scuso con i tifosi della Roma ma mai come la partita di sabato sera, dimostra l'incosistenza effettiva dei dati puramente numerici.
Le gare sportive non sono un bilancio d'esercizio, non sono il conto profitti e perdite, non sono KPI, sono persone più o meno brave che si cimentano in uno sport e a volte, come sabato, vince il più debole.

Piccolo consiglio a Luciano Spalletti: Colpani del Monza deve essere convocato.





lunedì 21 agosto 2023

Carlo Mazzone e l'ingannevole inizio del campionato di calcio maschile di serie A

Carlo Mazzone

Mazzone era molto di più dell'iconica immagine di lui che corre come un dannato verso la curva dei tifosi dell'Atalanta, molto di più.

Da giocatore prima e allenaore poi ha vissuto nel calcio professionistico per cinquanta anni, dal 1956 al 2006.

Una vita in provincia e poche volte su palcoscenici importanti eppure anche lì all'altezza.

A un vecchio amico ascolano quando mi parlava di Mazzone e del suo Ascoli, gli si illuminavano gli occhi. Il vulcanico, come lo definiva sempre Biscardi, Costatino Rozzi e Carlo Mazzone. Forse la più autentica forma di amore vero verso una squadra di calcio. (Ciao Gioacchino, ci siamo persi di vista ma non ti ho dimenticato).

Mazzone ha deciso di riposare per sempre ad Ascoli e mi chiedo, visto il suo essere nato a Roma, se si fosse mai arrabbiato sentendo il proverbio locale: "Quando Ascoli era Ascoli, Roma era pascoli".

Non importa.

Carlo Mazzone 1937 - 2023

L'ingannevole inizio del campionato di calcio maschile di serie A

Non credo mai ai risultati delle giornate agostane del campionato di calcio, vuoi per le temperature che non aiutano, vuoi per le rose ancora incomplete, la preparazione praticamente ancora in corso e il calcio mercato che potrebbe influire in maniera importante sulle squadre.

Grazie allo spezzatino televisivo (mi sorge il dubbio che per limiti tecnici non si riescano a mandare in onda più di due partite alla volta m preferisco tenermi il dubbio) la prima giornata deve ancora finire.

Tuttavia qualche cosa di importante è successo tra sabato e domenica: La Roma ha ritrovato i gol di Belotti e l'Atalanta sembra avere vinto la scommessa su De Ketelaere.

Però è solo la prima giornata, nemmeno conclusa, le premesse sono interessanti, spero di non rimanere deluso.