sabato 18 febbraio 2012

Il giorno che non conosci

C'è un giorno che conosci benissimo, quello della sveglia alla stessa ora sbuffando di non avere qualche minuto in più di sonno.
Quello del treno alla stessa ora, delle stesse facce, dei soliti discorsi.
Quello del lavoro, con il mondo filtrato dalla finestra di fronte alla scrivania.
Il ritorno a casa, la cena, il film, la partita o il programma tv che non riesci mai a vedere tutti interi perché la stanchezza è tanta e non si riesce a non addormentarsi.
Poi c'è il giorno che non conosci, non è molto differente dall'altro giorno eppure non lo conosci.
Così, complice la febbre, esci dal lavoro prima e le strade, le case sono diverse.
Non più incerte sagome nella luce dell'alba bensì colorate figure illuminate da un sole vivo che inizia ad essere un po'caldo.
I suoni non sono quelli del lento risveglio dalla notte ma pieni di rumori, di lavori, di animali, di bambini nelle scuole.
L'aria è un po' più calda e persino casa tua è diversa con la luce della giornata.
La solita maschera che copre le solite giornate si leva e scopri un giorno che non conosci.

1 commento:

  1. Bello, sai che hai ragione? Ogni tanto fa bene vedere il mondo da un altro punto di vista.

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