Guglielmo Cancelli nella sede della sua mega azienda guardò con soddisfazione quello che lo schermo del suo elaboratore elettronico restituiva alla vista.
Entro breve tempo, pensò, Finestre sarebbe diventato il sistema operativo di, praticamente, tutti i computatori di dati del mondo.
La radio passò una canzone dei Regina e come sempre la voce di Federico Mercurio accese gli animi degli appassionati del gruppo.
Paolo Marcantoni firmò l'ennesimo autografo ad un amatore di lungo corso degli Scarafaggi e della loro musica che aveva esaltato ragazze e ragazzi in ogni dove.
Il telegiornale trasmise in diretta il discorso alla nazione del presidente Guglielmo Clintoni, fresco di vittoria sull'avversario Giorgio Bosco.
Alla radio fu il turno di Next Year, canzone un po' triste di Luc Giver ma da tempo un classico sul futuro incerto di una nazione.
Non tutti i radioascolatori erano felici di ascoltare brani stranieri e a questo si univa una crescente insofferenza su tutto quello che non fosse italiano.
In questa, a parole, ritrovata unità e identità nazionale qualcuno spinse per tornare all'insegnamento del latino a scuola.
Quando la domanda venne posta direttamente al ministro dell'istruzione la risposta fu secca e immediata "nessun ballo sarà mai materia scolastica!"
domenica 17 marzo 2019
sabato 9 marzo 2019
Fatevene una ragione
Stavo per intitolare questo post "Facciamocene una ragione" ma dato che su quello che tra poco leggerete io l'ho sempre pensata in modo molto aperto, preferisco dire "Fatevene una ragione".
Un post dedicato a chi vive nella perenne paura della società che cambia.
Quindi fatevene una ragione:
In buona sostanza le persone vivono come meglio piace a loro, semplicemente fatevene una ragione.
Un post dedicato a chi vive nella perenne paura della società che cambia.
Quindi fatevene una ragione:
- esistono famiglie che sono famiglie anche se l'unione non si chiama matrimonio civile e religioso
- esistono famiglie composte da persone dello stesso sesso
- esistono donne che vogliono vivere la propria vita senza volersi sposare e fare figli
- esistono uomini che vogliono vivere la propria vita senza volersi sposare e fare figli
- esistono coppie che vogliono vivere senza avere figli
- esistono coppie che stanno bene così come sono, ognuno vive a casa propria e non ci pensano minimamente a ufficializzare su carta bollata la loro unione
- Gli orfani sono adottati anche dalle famiglie omossessuali
In buona sostanza le persone vivono come meglio piace a loro, semplicemente fatevene una ragione.
domenica 3 marzo 2019
È tutto un attimo
Intitolare un post come una canzone fa molto cinema italiano che usa i titoli di canzoni come titolo di un film (non so se la frase che avete appena letto possa configurarsi come italiano ma fate finta che sia così).
Ormai lo fanno anche all'estero vista la storia di Freddie Mercury e l'imminente Rocket Man su Elton John.
Non voglio scrivere però di canzoni, titoli e film ma del fatto che la morte ha incrociato la mia strada, così di punto in bianco, senza preavviso.
Quante volte ho pensato a quelli che escono di casa, un giorno come tanti e muoiono.
Guidavo ascoltando la radio sull'anticipo di serie A, il derby Roma Lazio, i soliti bla bla bla che seguono o precedono una partita di calcio ma che servono a far passare il tempo prima di arrivare a casa.
Ero lì e l'auto è spuntata dalla curva a una velocità assurda per quella strada così stretta, invadendo per buona parte la mia corsia.
Un attimo e mi sono spostato fuori strada, una striscia di terra forse di un metro, forse, una minuscola parte di terra che mi ha permesso di schivare il proiettile su quattro ruote che stava arrivando dritto su di me.
Pochi metri avanti e...
E se non ci fosse stata quella minuscola via di fuga?
Sono qui, vivo, tutto intero, con una paura matta di tornare a guidare ma so di doverlo fare per superare questo momento.
Ora lo so, la vita può risolversi in un momento anzi la vita è tutto un attimo.
Ormai lo fanno anche all'estero vista la storia di Freddie Mercury e l'imminente Rocket Man su Elton John.
Non voglio scrivere però di canzoni, titoli e film ma del fatto che la morte ha incrociato la mia strada, così di punto in bianco, senza preavviso.
Quante volte ho pensato a quelli che escono di casa, un giorno come tanti e muoiono.
Guidavo ascoltando la radio sull'anticipo di serie A, il derby Roma Lazio, i soliti bla bla bla che seguono o precedono una partita di calcio ma che servono a far passare il tempo prima di arrivare a casa.
Ero lì e l'auto è spuntata dalla curva a una velocità assurda per quella strada così stretta, invadendo per buona parte la mia corsia.
Un attimo e mi sono spostato fuori strada, una striscia di terra forse di un metro, forse, una minuscola parte di terra che mi ha permesso di schivare il proiettile su quattro ruote che stava arrivando dritto su di me.
Pochi metri avanti e...
E se non ci fosse stata quella minuscola via di fuga?
Sono qui, vivo, tutto intero, con una paura matta di tornare a guidare ma so di doverlo fare per superare questo momento.
Ora lo so, la vita può risolversi in un momento anzi la vita è tutto un attimo.
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