La risposta è arrivata prima di quanto potessi immaginare, sotto forma di una immagine: un equilibrista.
Corteggiare è come essere con i piedi su una fune tesa tra due punti, se vai veloce richi di cadere, devi perciò avere pazienza, meditare ogni passo, sapere dall'inizio che più la meta è difficile e più ci vorrà tempo.
Soprattutto essere anche consci del fatto che arrivare dall'altra parte non significa vittoria.
Perché occorre essere in due, non bastano le migliori intenzioni, ci deve essere una possibilità anche minima.
Per il momento tendo la corda, faccio un respiro profondo e inizio a mettere un piede dopo l'altro lentamente, molto lentamente perché il vuoto sotto fa paura.
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