domenica 15 maggio 2022

La terra di nessuno

Quando lasci un'azienda e attendi di iniziare il nuovo lavoro, il periodo di preavviso è un po' una terra di nessuno.

Compiti da lasciare ai colleghi, ultime riunioni e ultime cose da sistemare prima dei saluti.

Riordinando la scrivania ho trovato vecchi appunti, progetti ora conclusi, progetti da iniziare ma stravolti dall'arrivo della pandemia.

Rircordi di qualcosa che è iniziato in un un altro mondo e che poi è cambiato per le situazioni imposte dall'emergenza ma anche da un percorso che ha stravolto un progetto.

Progetto prima dedicato a certe persone e che poi invece è diventato un'altra cosa per altre.

Nessun rancore o dissapore, solo una constatazione di come le cose cambiano e a volte nei cambiamenti non ci si riconosce più, semplicemente non ci si trova più bene.

Accade, è umano, non c'è altro da dire.

Inizia un'altra cosa.

Una nuova avventura?
No, le avventure stanno altrove, nell'animo degli esploratori e nei film.

Ho un bagaglio di esperienze e lo voglio mettere a disposizione di altri, con la consapevolezza di voler anche imparare cose nuove e l'umiltà di sapere che ora bisogna dimostrare quello di cui si è capaci.

Sono grato a chi mi ha permesso di crescere e fare certe scelte, così come sono grato a chi ha deciso di darmi una possibilità di un nuovo inizio.








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