Papà era un uomo che metteva grande allegria, aveva battute fulminanti e ti dava sicurezza, quando parlava sapeva dare la risposta giusta.
Tutti pendevano dalle sue labbra nel lavoro, all'inizio incuteva timore perché sembrava schivo ma a conoscerlo meglio poi si scopriva una persona buona e generosa, anche troppo.
Un vero leader come vuole l'iconografia classica dell'imprenditoria.
Poi il lavoro iniziò a voltargli le spalle, tutto quello che poteva andare storto andò storto.
Non voleva più uscire di casa per la vergogna di un fallimento e così prese e andò all'estero con mamma.
Quelle volte che tornò a casa era solo capace di criticare, vedeva solo le cose peggiori delle situazioni, qualsiasi cosa per lui sarebbe stata un insuccesso.
A sentire lui non avrei mai trovato un lavoro "chi vuoi che ti prenda?"
A volte mi arrabbiavo, altre volte facevo finta di niente, inutile cercare di fargli vedere le cose da un altro punto di vista, eravamo mondi diversi e lontani ormai.
Ci ha lasciato vedendo realizzato il suo ultimo desiderio, era con un amico di fronte al mare e disse "Che bella giornata sarebbe oggi per morire".
Alla sera Dio lo accontentò.
pensa te che storia.. ma quanti anni hai?=)
RispondiEliminaIo sono Ileana, come te dislocata da splinder - non entravo da mesi e mi sono ritrovata la sorpresina ahah -
ho perso la mamma anni fa, in un certo senso posso capirti. E' bello ed è brutto allo stesso tempo aver avuto vissuti del genere.
Sto aspettando che approvino il mio nuovo blog, conto che verrai a leggerlo, di tanto in tanto ^^ un saluto!
Ciao Ileana, ho 43 anni.
RispondiEliminaTi leggerò sicuramente
entro i prossimi giorni, credo nel weekend darò inizio al blog ^^ dunque sei benvenuto! A presto!
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