Il sesso ed io, io e il sesso.
Il primo contatto con il sesso fu all'inizio degli anni 80, penso fossi tra la prima e la seconda media o qualcosa del genere.
Una giovine ragazzina si sedette sulle mie gambe adagiando il suo leggiadro sederino proprio sulle mie parti intime, le quali non tardarono ad esprimere il loro disappunto per quell'inaspettato peso e ci fu un'alzata di scudi.
Lei se ne accorse,mi guardò e sorrise poi appoggio la testa sul mio petto ma non ebbi la prontezza di capire cosa fare e tutto finì lì.
Vi fu poi un periodo amanuense nel quale ricopiai centinaia e centinaia di pubblicazioni su come far compentrare gli interessi tra uomo e donna.
Poi all'orizzonte, dopo anni di forever alone, comparve Monica.
Austera ma elegante, bella e amante del cunnilingus, bei momenti ma ella preferì la carriera all'amore.
Deluso tornai a bussare alle porte del monastero amanuense per uscirvi di nuovo per partecipare ad una festa durante la quale conobbi Betty.
Il miglior sesso fatto con Betty è stato quello fatto dopo che ci siamo lasciati, spalmato su tredici anni di amicizia con benefici.
Poi incontrai Edda, fosse stato per lei ogni posto andava bene e quando intendo ogni luogo intendo ogni luogo. Luoghi di culto esclusi.
Poi c'è il capitolo Elisabetta.
Elisabetta era dolce nel sesso, non abbiamo mai avuto rapporti completi ma non era nata ieri, anzi.
Però era rispetto alle altre maledettamente, maliziosamente dolce.
Forse perché la storia con lei è finita praticamente ancora prima di iniziare, Elisabetta è quella per la quale provo maggiore nostalgia.
Una conoscenza terminata all'improvviso prima di poterci conoscere meglio in tutti i sensi.
Uomini che giacete loro accanto adesso, spero tanto riusciate a provare le stesse cose che ho provato io.
Buon resto di settimana.
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