giovedì 2 aprile 2020

Essere Antonio Zequila

Lo so, state già storcendo il naso.
Con tutto quello che sta capitando in Italia mi metto a scrivere di un concorrente del Grande Fratello VIP?
Vi assicuro che ogni giorno seguo le vicende sul Covid 19, ogni giorno dopo la conferenza stampa della Protezione Civile ho quel senso di smarrimento, di tristezza.
Ogni giorno ricevo il mio mezzo chilo di video di tribuni della plebe che se la prendono con Roma ladrona o con la bieca Europa che affama i popoli, di complotti vari legati al virus, di teorie pseudoscientifiche sulla diffusione del virus.
Ogni santo giorno.
Quindi a un certo punto il cervello ha bisogno di distrarsi, di altro, di uno spazio nel quale respirare qualcosa di diverso.
Così mi sono messo a guardare le dirette del cosiddetto GF VIP.
Bellissimo dover stare in casa per forza e guardare chi sta in casa per gioco.
Mi ha colpito tra i tanti concorrenti Antonio Zequila.
Zequila non è una cattiva persona ma ha un grandissimo difetto, questo suo ego smisurato, così smisurato che talvolta gli tocca uscire dalla stanza nella quale si trova per fargli posto.
Io adoro osservare le persone con un ego smisurato perché a un certo punto diventano una parodia di loro stessi.
Così Zequila in ogni discorso infila i suoi successi professionali e amorosi e se millanta conquiste femminili poi smentite, Zequila si arrabbia, si alza in piedi e ribadisce di essere elegante e perbene come se queste qualità da sole garantissero il permesso di dire qualsiasi cosa sulle donne.
Ingrediente fondamentale è parlare, per lui, con uno sguardo languido da tombeur de femmes frutto di centinaia di fotoromanzi di cui è divo incontrastato.
Non ci sono mezze misure per Zequila, o lo si ama così com'è o niente!
L'autocritica massima che potrete sentire da un personaggio come lui è di non essere stato capito nella sua vera essenza quindi alla fine è sempre colpa degli altri, mai sua.
In fondo un po' tutti siamo dei Zequila in miniatura, pronti a sbandierare anche il più insignificante gesto quotidiano come un evento eccezionale.
L'importante è esserne coscienti e capire dove fermarsi.
Pure io che sto scrivendo questa cosa sono vittima della mia presunzione di saper scrivere ma questo l'ho scritto solo per mettere le mani avanti da eventuali critiche.
Critiche di chi mi legge e non sa cogliere la mia vera essenza.







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