venerdì 15 ottobre 2021
Fatica, gloria, gambe e ruote
giovedì 23 settembre 2021
giovedì 16 settembre 2021
Tutta la musica che non conosco
Ore 4.53 del mattino
Musica in sottofondo: Tugboat dei Galaxie 500
Fino alle 4.53 del mattino del 16 settembre 2021 non avevo idea che esistesse questa band.
Ora quelli che leggono li sento già urlare da dietro le loro tastiere "Ignorante! Che razza di gente gira sui social senza conoscere i Galaxie 500!".
La musica è una comfort zone, almeno per me, si fatica a uscire dai quei sette o otto artisti, ti bastano. Hanno la canzone giusta per ogni sentimento provato, momento vissuto.
Lasciamo stare per un momento la musica e facciamo un passo indietro (fa molto Lucarelli questa frase), parliamo della vita in generale.
La vita, in gioventù, è piena di sogni, ideali e progetti. Poi si invecchia un po' per volta e allora ti scontri con i tuoi limiti, le tue mediocrità, aggiungici poi casini non richiesti e allora sogni, ideali e progetti vengono ridimensionati.
Il tempo presenta il conto, le persone che ti potrebbero interessare in campo amoroso dell'amore magari hanno deciso di farne a meno perché, come si dice, hanno già dato. Oppure vorrebbero dare ma non certo con me.
Quindi se fino a una certa età la vita era un meraviglioso aereoplano che ha appena decollato, arrivare e passare i cinquanta significa sentire che l'aereo si prepara ad atterrare.
Lentamente scompaiono i panorami, lentamente si inizia a scendere, il sole che splende sempre sopra la linea della nuvole viene coperto dal grigio di certe giornate.
Allora cosa fare di questa seconda parte della vita? Una buona cosa potrebbe essere riuscire a scoprire un po' della musica che non conosco. Sì, mi sembra ragionevole iniziare a scoprire la musica che non conosco.
Però non alle 4.53 del mattino diventate intanto le 5.21, perché anche dormire in questa seconda parte della vita ha il suo perché.
lunedì 30 agosto 2021
Giovannino al caffè letterario
Giovannino Sportinati amava durante la settimana, nelle ore che lo separavano dalla fine del lavoro alla cena, frequentare il caffè letterario Frenfi.
Il caffè distava poche fermate di omnibus dal lavoro e ivi Giovannino amava consumare un cordiale, discorrendo dei fatti del giorno, con altri assidui frequentatori.
Il tutto si svolgeva in un clima amichevole e rilassato, assai raramente gli animi si accendevano durante le conversazioni.
Tuttavia vi erano argomenti che sapevano infiammare gli animi, rendendo talvolta il tono delle conversazioni aspro.
Un argomento durante il finire dell'estate fece parecchio scalpore, accade quando si parlò delle letture consigliate ai figli dagli insegnanti per le vacanze estive.
"Basta con quei libri desueti!" gridarono molti, stufi dei modelli imposti dalla scuola.
Altri sommessamente esprimevano disappunto "di cosa parlate, state infangando capolavori!".
I più progressisti, tra lo scherzoso e la carica ideale, proponevano di spiegare alla prole degli amici una rilettura in chiave moderna dei libri proposti.
Giovannino assisteva in silenzio, prendeva nota dei titoli tirati in ballo e ascoltava le ragioni degli uni e degli altri, poi salutava e tornava nel suo alloggio per consumare il pasto vespertino.
Una volta rigovernati i piatti e rassettata la cucina, si stendeva a letto e in attesa di cadere tra le braccia di Morfeo, le pagine di un volume sul comodino lo accompagnavano al sonno.
Un nuovo testo lo attendeva quella sera, lo prese in mano e ne osservò la copertina, il titolo e l'autore; pensò "chissà come scrive questo De Amicis e che strano titolo: Cuore".
venerdì 27 agosto 2021
Cuore o cervello?
Vorrei sentire la tua voce, non sai quanto vorrei sentirla.
Basterebbe premere pochi tasti, lo so.
Il me stesso di qualche tempo fa è qui che mi guarda con la faccia che conosco benissimo, quella da chiama e basta, vada come vada.
Poi c'è il me stesso di oggi, quello che sa quante cose abbiamo buttato per non aver saputo contare fino a dieci. Mi guarda con la faccia che conosco benissimo, quella del non farlo perché lo sai come finirà.
Vorrei sentire la tua voce, non sai quanto vorrei sentirla.
Basterebbe premere pochi tasti...
giovedì 19 agosto 2021
Storie a luci rosse di famiglia
Cara mamma, caro papà,
posso finalmente confessarvi che una volta vi ho beccati sul divano mentre stavate per, ci siamo capiti.
Cioè lo stesso divano dove io poche ora prima ero seduto e voi stavate per, ci siamo capiti.
Se lo avessi fatto io? O mio fratello?
Me ne sono dovuto tornare in camera mentre voi, ci siamo capiti.
Almeno io controllavo che non ci fosse nessuno in casa mentre stavo per, ci siamo capiti.
A dire il vero una volta non avevo controllato benissimo, solo a cose fatte capii che la signora che aiutava mamma nelle facende di casa ci aveva colto in flagrante.
Va ben, l'eccezione che conferma la regola.
A proposito papà, volevo dirti che io avrei saputo nascondere meglio Playboy, bastava chiedere.
sabato 14 agosto 2021
L'equilibrista
giovedì 29 aprile 2021
I found a picture of you
"I found a picture of you"
Così canta Chrissie Hynde e così oggi ho ritrovato quella foto scattata un po' di fretta, con te a rubare un po' di minuti al tuo lavoro e io con un treno al binario che non mi avrebbe aspettato ancora per molto.
"Circumstances beyond our control"
La tua testa sulla mia spalla, sorridendo per esserci ritrovati dopo un po' di tempo.
Poi le cose sono cambiate, chi avrebbe mai immaginato di ritrovarci a distanza da due anni a guardare una foto come se fosse di un mondo che ora ci senbra di un passato lontanissimo.
"I found a picture of you"
Sì, oggi ho trovato quella foto con noi che sorridiamo e tu con la testa poggiata sulla mia spalla, una foto di un mondo che per ora non c'è più.
Per ora.
Back in the chain gang è un brano dei Pretenders scritto da Chrissie Hynde e se volete potete ascoltarla qui
martedì 6 aprile 2021
L'inconsapevole disturbo di voler ancorare le persone al passato
Dice "quando vieni trovarci? Quando?"
Vuole una data, vuole una promessa.
Dice "almeno questo anno vieni là, dove venivi sempre in vacanza con i tuoi"
Vuole un solenne impegno che io però non voglio prendere.
Dice "dai vieni a vedere almeno questo anno la piscina dove ti divertivi da piccolo!"
Sì, mi divertivo da piccolo e poi anche da un po' più grande.
Dice "allora, verrai? Io ci già stata! Allora quando?"
Rispondo "ne prendo atto ma non avendo più un appratamento in quel luogo non vedo perché dovrei sentirmici legato"
In realtà ci abita un parente, un carissimo parente, ma vado da lui solo se invitato.
La risposta corretta sarebbe "ci sono troppi ricordi, non sono più un ragazzino e ora preferisco fare altro"
Mi esce una risposta di fretta che un po' diplomatica, un po' scocciata perché non è che a una persona puoi ricordare sempre tutte le volte che lo incontri il suo passato e cosa dovrebbe fare, poi auguro buona Pasqua e vado verso casa.
Capisco tu stia cercando di parlarmi di qualcosa che conosciamo ma sono passati più doi venti anni, sono successe tante di quelle cose anche spiacevoli; forse il passato deve rimanere al suo posto.
Sei anziano e vivi di ricordi? Nulla di male ma io nonostante non sia più giovane ho ancora un po' di futuro per me.
Poco ma c'è.
domenica 28 marzo 2021
La gentile signora
domenica 21 marzo 2021
Noi nel mezzo
C'è questa situazione che viviamo, questa pandemia.
Ci sono quelli che urlano basta, ricominciamo come prima, vada come vada.
Ci sono quelli che urlano no, occore stare a casa ancora, occorre attendere.
Poi ci sono io, stanco di vedere affetti, amori, amicizie e colleghi a singhiozzo.
A volte la penso come i primi perché non ne posso più, a volte come i secondi perché vedo i numeri, leggo le tragedie, le morti e i malati e mi vergogno di averla pensata come quelli che vorrebbero ricominciare tutto come se niente fosse.
Va avanti così da un anno.
C'è questa situazione che viviamo, questa pandemia e noi nel mezzo.
mercoledì 17 marzo 2021
Le analisi di lungo periodo (un titolo che apparentemente introduce un post noioso ma si parla di calcio con un finale pandemico)
Un caro amico, con il quale condivido la passione per il calcio, mi scrive questa mattina "ennesimo flop europeo del calcio italiano". Gli rispondo "andrà meglio un'altra volta".
In realtà ci sono ancora Milan e Roma che possono qualificarsi al turno successivo in Europa League, che sarà pure una coppa minore ma pur sempre un coppa europea è.
Certo se dovessi giudicare la situazione del calcio italiano sugli ultimi turni di Champions League non potrei certo stappare una bottiglia per festeggiare però, da inguaribile ottimista e da quasi cinquantaduenne con la passione del calcio, so che i risultati in campo sportivo assomigliano più alle montagne russe che a un binario triste e solitario (citazione), che ti porta da un capo all'altro di un tracciato.
Però se tre anni fa avessimo detto che l'Atalanta sarebbe diventata una squadra che si qualifica regolarmente per la Champions League arrivando una volta a pochissimo dalla semifinale, forse avremmo accolto la considerazione come una sparata che si fa nelle migliori chiacchiere da bar sport.
Quindi giudicare tutto oggi per oggi non serve a nulla, oggi per oggi si fa la cronaca dell'evento, di quello che accade sotto i nostri occhi. Poi occorre anzi si deve, inserire tutto nella cosiddetta ottica di lungo periodo e allora la delusione di un giorno potrebbe diventare magari il primo passo verso successi o anche, perché no, ancora maggiori delusioni.
Un anno fa e anche di più non sapevamo cosa fosse la malattia che ci perseguita ancora oggi, non sapevamo se ci sarebbe stato un vaccino, non sapevamo niente di niente.
Oggi litighiamo su chi deve essere vaccinato prima e possiamo già fare delle previsioni su quando ne usciremo più o meno definitivamente.
Non è poco poter fare una previsione che includa una speranza, forse tra un anno potremo scrivere come tutto si è concluso o è in via di conclusione.
Non accadrà oggi e neppure domani o entro la fine della settimana.
Oggi è ancora dura, molto dura ma da inguaribile ottimista lo so che prima o poi mi rimangerò una pizza la sera, lo so che finirò di leggere di centinaia di morti quotidiane, so che torneremo a scuola, nei cinema e nei teatri, sui mezzi pubblici senza paura.
Però so anche che non accadrà oggi e neppure domani o entro la fine della settimana.
So anche che forse una squadra italiana un giorno rivincerà la Champions League, forse potrebbe essere addirittura l'Inter, quello che non so è se il periodo che ho davanti per me sia lungo tanto da poter vedere e scrivere di tutte queste cose.
Da inguaribile ottimista quasi cinquantaduenne penso di sì ma non dipende tutto da me.
Per il momento buon mercoledì 17 marzo 2021
domenica 7 marzo 2021
Drop the pilot
Cara,
tutto quello che vorrei dirti è che se per una volta potessi baciare ogno singolo centimentro del tuo corpo, che se per una volta perdessimo il controllo, il mondo continuerebbe a girare comunque.
Non ho altro da dire, cioè lo avrei ma preferisco tenerlo per me, perché quando si parla di attrazione è facile scivolare su una buccia di banana.
* Drop the pilot canzone scritta e interpretata da Joan Armatranding, compare nell'album The Key del 1983.
sabato 20 febbraio 2021
Occhio per occhio
Meglio sedersi sulla riva del fiume e aspettare che il cadavere del nemico passi o meglio essere parte attiva del suo finire nel fiume senza vita?
Avete subito un torto, una perdita, un danno irreparabile dopo il quale la vostra vita non è stata più la stessa e volete vendicarvi?
Va bene, non io vi giudicherò e neppure vi convincerò del contrario.
Ci sono delle cose di cui dovete essere consapevoli prima di dedicarvi a una vendetta
Vendicarsi è un lavoro, vi ci dovrete applicare tutti i giorni, con pazienza e costanza.
A meno che non troviate qualcuno che ha subito il vostro stesso danno, sarete soli e non aspettatevi comprensione; anzi meglio non dire niente a nessuno.
Avete degli affetti stabili? Una famiglia? Dovrete imparare a mentire e anche a farlo molto bene perché se chi amate scoprirà quello che state facendo lo perderete. Per sempre.
Siamo intrisi fino al midollo di racconti romantici sulla vendetta, scordatevi tutto. La vendetta non rende migliori anzi vi mette sullo stesso piano di chi volete colpire.
Dovrete poi essere pronti a fallire e a subirne le conseguenze, piccole o grandi che siano. Voi avete deciso d vendicarvi, voi ne pagherete il prezzo.
Come mentite alle persone che amate preparatevi a mentire a tutti, più farete credere di essere qualcosa che non siete e più avrete probabilità di riuscire nell'impresa.
C'è poi un'altra cosa di cui dovete essere a conoscenza e dovrete tenerla bene a mente.
Come la vostra vita è stata rovinata anche voi state per rovinare la vita di altri, perché la persona che volete colpire ha passioni, affetti e un mondo che state per mandare in frantumi e non si può tornare indietro, non si può chiedere scusa dopo.
Torniamo ora alla riva del fiume, cosa volete fare?
sabato 30 gennaio 2021
Tun Tun Tun (marzo 2020)
Da quando lavoro per forza a casa, a orari regolari, sento un rumore che viene dall'appartamento sopra il mio: tun tun tun.
Tun tun tun sempre alla stessa ora, mattina e pomeriggio.
Tun tun tun, eccolo di nuovo.
Non c'è niente di misterioso, credo sia uno di quei cosi per correre in casa o qualche cosa di simile per fare attività fisica.
Non è un rumore fastidioso, non è forte, non è sgradevole e lo sento solo se ci sto attento.
Però... però mi disturba, non so quale sia il motivo, ogni volta che lo sento desidero finisca subito, forse perché queste giornate tutte uguali nelle quali il lavoro è la vera distrazione per non pensare al resto.
Tun tun tun
Tun tun tun
Quando finirà?
Quando rivedrò i miei amici?
Quando la smetteranno di dirci quanta gente muore?
Tun tun tun, basta per favore. Tun tun tun.
Ascolto una canzone con le cuffie, guardo un film oppure chiamo qualcuno almeno per un momento non sentirò niente.
Tun tun tun
Bollettino di oggi...
Tun tun tun
Abbiamo ospite il prof tal dei tali luminare per parlare della pandemia
Tun tun tun
Lavatevi spesso le mani, non toccatevi naso e occhi, indossate guanti e mascherina.
Tun tun tun
Tun tun tun