domenica 3 gennaio 2016

Quattro domeniche. Capitolo secondo

Domenica 11 Luglio 1982

Ripensare agli anni 80 è per me pensare ad un periodo felice, divertente ed ingenuamente spensierato.
In realtà gli anni 80 sono un periodo terribile sia a livello nazionale e mondiale.
Il terremoto in Irpinia, Ustica, Bologna e il rapido 904, la frana di Tesero e quella della Valtellina... mi fermo qui risparmiandovi quello che accadde nel mondo.
Alla fine le speranze portate dalla fine della guerra fredda hanno restituito solo il germe di guerre ancor più terribili.
Sono anni di prosperità e benessere a casa. Dopo un inizio di decennio difficile le cose ingranano e l'azienda di papà conosce il suo massimo splendore, tutto sembra senza fine, una magnifica illusione.
Così quel periodo d'oro inizia, calcisticamente parlando, con la vittoria nel campionato mondiale del 1982.
Rileggendo le critiche dei giornali all'allora commissario tecnico Enzo Bearzot la vittoria in quel mondiale potrei definirla come la più bella rivincita di un uomo contro i propri detrattori.
Se proprio devo muovere una critica a Bearzot è quella di aver voluto restare alla guida della nazionale anche nel successivo mondiale ma adesso è facile parlare.
So solo che Argentina, Brasile, Polonia e Germania furono quattro partite indimenticabili, per il ragazzino che ero allora furono quello che volevo vedere per divertirmi.
E su quella terrazza che dominava il lago di Garda una domenica di Luglio quando Dino Zoff alzò la coppa in quel momento per un attimo tutti, da mamma a papà, ai nostri amici, tutti in quel preciso momento fummo "campioni del mondo, campioni del mondo, campioni del mondo!"
Questo post è dedicato a Nando Martellini.

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